Quando guardo un attore che recita, comincio a guardarlo dai piedi e poi con lo sguardo salgo su su fino alla testa. Così ho visto un sacco di attori che in scena si arrabbiano, si spaventano, si emozionano dalla cintola in su.
Sapevi che un recente studio ha dimostrato che di una persona arrabbiata noi osserviamo le mani? E che tra gli spettatori accade un fenomeno di sincronizzazione molto particolare?
Come può un attore trasformare le emozioni in strumenti di lavoro? Per prima cosa dev’essere in grado di vederle e riconoscerle. Successivamente deve costruirsi una tecnica per poterle replicare in scena.